Considerazione – GONG (Parco del Sojo)
Il gong. L’ho lasciato al Parco del Sojo. In questa oasi dove i quattro elementi da molto tempo convivono serenamente anche grazie al contributo del cuore, della fatica e del sudore degli ideatori di questa meraviglia sprigionante scintille di energie positive. Calpestate per favore con dolcezza questo suolo, anche gli alberi vi guardano, loro sono gli stessi che dieci anni fa hanno iniziato ad ospitare con un sorriso le opere che alcuni “bambini dentro”, hanno appeso o deposto accanto a loro,
Il gong è qui, lontano dalle dighe,il gong ed il suo suono, non sono simbolo di morte ma simbolo di vita, suona anche per ricordare chi, non a causa dell’acqua, ma a causa dell’uomo si è sdraiato per sempre.
E nel vostro cuore, con il ricordo, con il suo suono, fate rivivere quelle anime perchè morti possono essere anche i vivi se sono dimenticati.
Con il senno di poi e con la vita che mi fa da maestra,oggi, titolerei la mia opera con un sottotitolo: “Io suono anche per ricordare le anime dimenticate ”.
Schio 9-5-2015
Gian Luigi Barcarolo